comunicato stampa 8 febbraio 2018
comunicato stampa 12 febbraio 2018
l Comitato direttivo della Sezione di Trapani del Movimento Federalista Europeo, riunito nei locali sociali per valutare lo stato di avanzamento del processo di integrazione europea e nella prospettiva delle elezioni nazionali del 4 marzo 2018, con le quali si chiude la serie delle tornate elettorali dei maggiori Stati membri dell’Unione;
preso atto che la permanenza in Europa di un nazionalismo populista e xenofobo non appare abbastanza ridimensionato dalle sconfitte pur subite l’anno scorso in diversi Paesi, a cominciare da quella del Front National in Francia, e che pertanto deve ritenersi tutt’altro che cessato il pericolo costituito dall’avanzata dei partiti e movimenti che fra l’altro più o meno espressamente si oppongono al processo di integrazione europea;
considerato l’accentuarsi degli atteggiamenti xenofobi e illiberali dei Paesi dell’Ue che si riconoscono nel Gruppo di Visegrad (Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia), e che si stanno ponendo duramente in contrasto con la Commissione europea e la svolta fortemente europeista della Francia del presidente Macron;
ritenuto altresì che l’Italia, che si appresta a rinnovare a breve governo e parlamento, ha tutto l’interesse a contribuire a edificare insieme con i governi più europeisti dell’Unione una nuova Europa tendenzialmente federale, e debba pertanto poter allontanare il più possibile da sé la mala pianta del nazionalismo;
osserva
che il nuovo nazionalismo, oltre al rifiuto dell’euro e dell’unità europea, si caratterizza ormai pure in Italia non solo per ripetute dichiarazioni “sovraniste” di stampo razzista da parte di candidati alle elezioni, ma anche per ancor più gravi manifestazioni di aperta ostilità verso gli stranieri, giunte perfino di recente ad efferati atti criminali;
che in tale quadro la campagna elettorale italiana – tradizionalmente basata più su mutevoli impressioni, personalismi e approssimate verità, piuttosto che su argomentazioni razionalmente verificate, inserite in un coerente disegno politico non provinciale – appare questa volta appesantita da marcate insicurezze e profondi rancori populisti derivati da un diffuso disagio sociale, e alimentata da accentuati odi ed egoismi d’intensità un tempo impensabili;
sottolinea
che questo nazionalismo sparso a macchia d’olio in tutta Europa, ormai perfino a sfondo razzista e con ulteriori venature di stampo palesemente nazifascista, sta contagiando progressivamente la società europea e diversi governi nazionali, mettendo in forse i traguardi già acquisiti della progressiva costruzione nel continente di una società libera e pacifica tesa al benessere sociale, ma anche aperta ed inclusiva, e dove finalmente tutela dei diritti umani, democrazia internazionale e giustizia fra le nazioni possono essere qualcosa di più di un lontano miraggio;
che fra l’altro purtroppo proprio questa è la situazione che si sta verificando in particolare nei Paesi del Gruppo di Visegrad, che con il pretesto del rifiuto al ricollocamento dei migranti deciso dalle istituzioni europee, hanno cominciato ad ignorare i valori fondanti delle democrazie europee trasfuse nella Carta dei diritti del cittadini europei e negli stessi trattati europei di fondazione e funzionamento dell’Unione, con l’evidente intenzione di sabotarne qualsiasi sviluppo teso al progresso dell’integrazione europea, sino a pretendere il “rimpatrio” di quelle funzioni degli Stati nazionali già trasferite a livello comunitario;
considera
pertanto che l’emergere di queste forze sovraniste, con il contagio che ne è seguito in tutta Europa e sui governi dell’Europa dell’Est, costituisce oggi un vero e proprio piano inclinato che spinge decisamente la società europea verso una brutale rinazionalizzazione del continente, rispetto alla quale soltanto un’azione energica e determinata, volta a porre l’alternativa europea come obiettivo centrale e prioritario dell’attività politica delle classi di governo europee, può servire a stroncare senza esitazione ulteriori allarmanti derive contrarie alla libertà e alla democrazia;
che in questo percorso appare estremamente incisiva e fortemente motivata, oltre che meritevole di ogni possibile appoggio, l’azione del presidente francese Emmanuel Macron, chiaramente fautore di una reale ripresa del progetto europeo per la costruzione di un’Europa unita, democratica e sovrana, in considerazione d’altra parte che il percorso di uscita dall’Ue del Regno Unito, anche se non indolore per i restanti partner comunitari, può di fatto facilitare il compattamento dei governi nazionali più intenzionati ad accelerare il processo di integrazione del continente;
auspica
che in occasione delle prossime elezioni nazionali italiane tutti coloro che si professano sinceri amanti della libertà e della democrazia nella giustizia sociale, possano senza distinzioni riconoscersi nelle forze politiche che si dichiarano a favore dell’avanzamento del processo di integrazione politica europea, convinti che in tali momenti di oscurantismo populista e xenofobo più che mai l’interesse nazionale dell’Italia coincide in tutto e per tutto con il superiore interesse dell’intero popolo europeo alla realizzazione senza altri indugi dell’unità federale dell’Europa.
Trapani, 7 febbraio 2018
IL COMITATO DIRETTIVO DELLA SEZIONE MFE DI TRAPANI