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PER UN’ EUROPA DI NUOVA GENERAZIONE
Il governo di larghe intese, che si è rafforzato con gli ultimi “comici” avvenimenti, non è un’anomalia italiana, ma ormai il modello che tende a prevalere in diversi Paesi europei.
Il grande centro, tuttavia, non è punto di equilibrio virtuoso tra forze contrapposte, ma rappresenta lo stallo, il disperato tentativo delle classi dominanti di mantenere lo status quo, il segno di una politica diventata “amorfa”, cioè incapace di trovare una forma e un contenuto diversi da quelli del neoliberismo e dell’austerity per uscire dalla grande depressione che sta impoverendo, sul piano economico e dei diritti sociali, la grande parte della popolazione europea.
Per questo le prossime elezioni europee sono una grande occasione per far sentire che esiste un’altra visione dell’Europa, una vera via d’uscita dalla crisi.
Questa nuova via che dobbiamo aprire ha una parola chiave: riequilibrio. Riequilibrare per trasformare la società europea nel senso della democrazia, della giustizia e dell’equità.