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Le minoranze nazionali nelle democrazie contemporanee
Rodolfo Gargano
SOMMARIO: 1. Premessa. Tramonto della società nazionale e rinascita del pluralismo culturale in Europa. – 2. L’assetto dei nuovi Stati europei e le minoranze nazionali. – 3. L’opposizione allo Stato sovrano: dall’autodeterminazione alla secessione. – 4. Composizione dei conflitti e autonomia territoriale delle minoranze nazionali. – 5. Conclusioni. L’autonomia entro lo Stato: potenzialità e limiti.
Anno XIII n. s. Numero 3 Novembre 2015
LETTERA AI MILITANTI SICILIANI¹
Da qualche tempo – ma, purtroppo, si tratta di parecchi anni – siamo costretti a osservare, con crescente sconforto, quanto vane siano state fino ad oggi le nostre attese di un’unione politica europea efficace e solidale: le nostre speranze in tal senso, infatti, sono rimaste profondamente deluse, e non trova più alimento il nostro sogno di un’Europa dei cittadini governata da comuni istituzioni democratiche ed efficienti, cioè capaci di assicurare l’integrazione solidale delle politiche nazionali – a cominciare da quella economica e fiscale – al fine di realizzare un vero governo federale degli Stati aderenti all’Unione Europea.
Anno XIV n. s. Numero 2 Maggio 2015
TORNIAMO A MONNET, NELLA VIA TRACCIATA DA SPINELLI E ALBERTINI¹
Andare alla radice. Negli anni che precedettero la fine della II guerra mondiale e il crollo dei regimi fascisti e nazisti in Europa, avvicinandosi il momento della ricostruzione politica e morale del continente, in ambienti intellettuali che guardavano lontano si fece strada una convinzione. Lo Stato nazionale e sovrano aveva compiuto il suo ciclo plurisecolare, liberando in fine il suo fiele velenoso.
Anno XIV n. s. Numero 1 Febbraio 2015
IL PIANO JUNCKER: CHE COSA C’È DI NUOVO NELL’EUROPA COMUNITARIA?
Adesso la scatola c’è; qualcuno dice che sia mezza vuota, altri che sia mezza piena. Già, perché il new deal del vecchio continente al momento è pieno di tante speranze e promesse, ma i soldi, al netto di effetti moltiplicatori tutti da vedere, scarseggiano. Lo si capisce guardando al dettaglio il Piano di investimenti per l’Europa che il presidente della Commissione U.E., Jean Claude Juncker, ha presentato al Parlamento europeo.
Anno XIII n. s. Numero 4 Dicembre 2014
IL DECLINO DELL’ITALIA E L’ATTUALITÀ DEL PROGETTO EUROPEO
Il Comitato Direttivo della Sezione di Trapani del Movimento Federalista Europeo, riunitosi nei locali sociali per discutere dell’attualità del progetto d’unificazione dell’Europa a trent’anni dall’approvazione del Progetto d’Unione Europea adottato dal Parlamento Europeo su iniziativa di Altiero Spinelli;
preso atto con preoccupazione del diffondersi in Europa, accanto alle già note tesi euroscettiche e “sovraniste”, di nuove accuse alla moneta unica e di richieste di “uscita dall’euro”, sostenute ora da recenti formazioni politiche e da ambienti sedicenti autorevoli per la loro provenienza dal mondo accademico;