L’elezione del presidente francese Emmanuel Macron sembra che abbia rianimato l’interesse per l’Europa, almeno in alcuni primi attori della politica europea. Si ricomincia a parlare della necessità di un’Europa più democratica,
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Cronache federaliste – anno XVI n. 1 (gennaio 2017)
Anno XVI n. s. Numero 1 Gennaio 2017
È IL MOMENTO DI RIFONDARE L’EUROPA
Qualche settimana fa si è tenuto a Trapani, ad iniziativa della Casa d’Europa
“Altiero Spinelli” e della Sezione di Trapani del M.F.E, un seminario dal titolo
“L’Europa impaurita del dopo-Brexit” con sottotitolo “Euroscetticismo e xenofobia
tra populismi e guerre ineguali”.
Il pensiero federalista – Anno XVI n° 1. Febbraio 2017
Fare l’Europa
L’Europa del Popolo Europeo e la realizzazione del sogno dei saggi *
Elio Scaglione
Il tema che ora viene alla nostra attenzione – L’Europa del popolo europeo – su cui mi è stato chiesto di proporre alcune piste di riflessione, si basa su un presupposto che, innanzi tutto, mette
conto di verificare a riguardo della sua stessa fondatezza: cioè l’esistenza di un “popolo europeo”,
inteso come solitamente si ha l’idea di che cosa sia un “popolo”.
Cronache Federaliste – Anno XV n. s. Numero 2 Maggio 2016
IL TEMPO È SCADUTO? IMPROCRASTINABILE ORMAI L’UNITÀ EUROPEA
Non sarà del tutto vano se oggi, in uno scenario europeo e mondiale per più versi allarmante, ci poniamo una domanda: il tempo è scaduto per rinsaldare l’unificazione politica del continente europeo? Ci si deve chiedere: a questo interrogativo, apparentemente un po’ provocatorio, sottostà una preoccupazione vera oppure esagerata? È forse fuori luogo anticipare in termini di assoluta urgenza questa inquietante domanda? E dobbiamo rispondere: sì, oggi più che mai il tempo è scaduto.
Il Pensiero Federalista – Anno XV n°3 – Ottobre 2016
Primo piano
Altiero Spinelli a trent’anni dalla scomparsa: non solo un padre dell’Europa unita *
Antonino Tobia
Altiero Spinelli nasce a Roma il 31 agosto 1907. Dopo i primi anni passati con la famiglia in Sud America, dove il padre, laico e socialista, era vice console, nell’estate del 1912 rientra a Roma, e qui frequenta le elementari, il ginnasio e il liceo classico.