Archivi categoria: Cronache federaliste

Cronache Federaliste – Anno XV n. s. Numero 2 Maggio 2016

IL TEMPO È SCADUTO? IMPROCRASTINABILE ORMAI L’UNITÀ EUROPEA
Non sarà del tutto vano se oggi, in uno scenario europeo e mondiale per più versi allarmante, ci poniamo una domanda: il tempo è scaduto per rinsaldare l’unificazione politica del continente europeo? Ci si deve chiedere: a questo interrogativo, apparentemente un po’ provocatorio, sottostà una preoccupazione vera oppure esagerata? È forse fuori luogo anticipare in termini di assoluta urgenza questa inquietante domanda? E dobbiamo rispondere: sì, oggi più che mai il tempo è scaduto.

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Cronache Federaliste – Anno XV n. s. Numero 1 Febbraio 2016

L’EUROPA DIVISA E ASSEDIATA Abbiamo tutti ormai la consapevolezza della difficile stagione che sta attraversando
l’integrazione politica europea e, conseguentemente, di quanta maggiore attenzione serve
nell’approfondire l’analisi e lo studio di una soluzione federalista dei problemi e delle difficoltà venuti di recente meglio alla luce.

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Cronache federaliste – Novembre 2015

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Anno XIII n. s. Numero 3                                                                   Novembre 2015

LETTERA AI MILITANTI SICILIANI¹

Da qualche tempo – ma, purtroppo, si tratta di parecchi anni – siamo costretti a osservare, con crescente sconforto, quanto vane siano state fino ad oggi le nostre attese di un’unione politica europea efficace e solidale: le nostre speranze in tal senso, infatti, sono rimaste profondamente deluse, e non trova più alimento il nostro sogno di un’Europa dei cittadini governata da comuni istituzioni democratiche ed efficienti, cioè capaci di assicurare l’integrazione solidale delle politiche nazionali – a cominciare da quella economica e fiscale – al fine di realizzare un vero governo federale degli Stati aderenti all’Unione Europea.

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Cronache federaliste – Maggio 2015

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Anno XIV n. s. Numero 2                                                                                                Maggio 2015

 

TORNIAMO A MONNET, NELLA VIA TRACCIATA DA SPINELLI E ALBERTINI¹

Andare alla radice. Negli anni che precedettero la fine della II guerra mondiale e il crollo dei regimi fascisti e nazisti in Europa, avvicinandosi il momento della ricostruzione politica e morale del continente, in ambienti intellettuali che guardavano lontano si fece strada una convinzione. Lo Stato nazionale e sovrano aveva compiuto il suo ciclo plurisecolare, liberando in fine il suo fiele velenoso.

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Cronache federaliste – Febbraio 2015

Anno XIV n. s. Numero 1 Febbraio 2015

IL PIANO JUNCKER: CHE COSA C’È DI NUOVO NELL’EUROPA COMUNITARIA?

Adesso la scatola c’è; qualcuno dice che sia mezza vuota, altri che sia mezza piena. Già, perché il new deal del vecchio continente al momento è pieno di tante speranze e promesse, ma i soldi, al netto di effetti moltiplicatori tutti da vedere, scarseggiano. Lo si capisce guardando al dettaglio il Piano di investimenti per l’Europa che il presidente della Commissione U.E., Jean Claude Juncker, ha presentato al Parlamento europeo.

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